Peli del gatto: a cosa servono?
Un gatto sano presenterà un pelo lucido e morbido, ma la funzione del pelo non è solo estetica.
Il pelo del gatto lo protegge dagli agenti esterni, dagli agenti atmosferici (caldo, freddo, raggi UVB ecc..) e evita la disidratazione.
Pelo del gatto: curiosità
I peli del gatto sono una forma di comunicazione, quando un gatto è spaventato o infastidito rizza il pelo. La lucentezza del pelo del gatto deriva dalle ghiandole sebacee che svolgono anche una funzione protettiva dagli agenti infettivi.
Anche i gatti senza pelo in realtà hanno uno strato di pelo molto sottile, quasi impercettibile alla vista, che proteggono la cute.
Cura dei peli del gatto
Durante il periodo di muta
Meglio prevenire e non farsi prendere alla sprovvista dall’invasione di pelo. Segniamoci i due periodi in cui classicamente avviene il cambio dei peli del gatto: a primavera e in autunno.
Verso settembre/ottobre, dipende dal clima e dalla zona in cui viviamo. Il nostro micio sostituisce il pelo estivo, “fresco”, con quello più caldo e soffice, decisamente invernale.
Al contrario, quando la primavera è alle porte, e la natura rifiorisce, il gatto si “spoglia” del pelo invernale. In modo da poter stare meglio quando il clima diventerà caldo.
Sicuramente tra i due periodi il più impegnativo è quello primaverile perché si passa da un mantello folto e consistente a quello estivo più leggero. Prepariamo a spazzolare il nostro gatto per un paio di settimane, in modo da aiutarlo nella muta e aiutarci a non essere invasi dai peli!
Inoltre è importante spazzolare il gatto nei periodi di muta per evitare la formazione di palle di pelo nello stomaco del gatto che possono portare a blocchi intestinali.
La spazzolatura del pelo nella quotidianità
Spesso, può essere utile dare una bella spazzolata al manto del nostro gatto, per aiutarlo a eliminare il pelo morto e mantenere la cute sana.
Oltre a dimostrare affetto al nostro amico a quattro zampe, che dimostrerà il suo apprezzamento con fusa e leccate alle mani, segno di piena fiducia, la spazzolatura serve a prevenire l’ingestione già citata di palle di pelo. Permette inoltre di verificare l’eventuale presenza di patologie non immediatamente visibili come dermatiti, zecche, pulci, forfora o ferite.
Peli del gatto: false credenze
I peli del gatto provocano allergia, falso! È la saliva del gatto a provocare allergia e dato che il gatto si lecca spesso e perde parecchio pelo, è probabile che chi soffre di allergia al gatto, a anche se non ne entra a diretto contatto potrebbe subirne gli effetti.
Come spazzolare i peli del gatto
Il gatto tende a leccarsi molto per tenere ordinato e pulito il suo pelo, un aiuto importante può venire anche dal padrone, che quotidianamente o saltuariamente può spazzolare il micio, prevenendo la formazione di fastidiosi nodi, favorendo l’eliminazione di pelo morto dal manto del gatto e ossigenando la cute. Principalmente possiamo distinguere il manto di un gatto tra a pelo corto, più facile da curare e gestire e un manto a pelo lungo, che richiede invece maggior costanza e attenzione.
Gatto a pelo corto
È sufficiente spazzolarlo una volta a settimana, prima con un pettine a denti duri arrotondati alle estremità, poi passando guanto di gomma per raccogliere il pelo in eccesso.
Gatto a pelo lungo
È necessario spazzolarlo regolarmente anche tutti i giorni al fine di evitare la formazione di nodi. Si parte con un pettine a denti larghi, soprattutto se il manto è lievemente arricciato. Spazzoliamo prima la pancia, poi le zampe e per ultimo il dorso, la zona dove la perdita di pelo sarà più abbondante. Si passa quindi il guanto in gomma per eliminare eccessi e residui ancora presenti sulla pelle e, infine, si accarezza leggermente la coda, dall’attaccatura fino alla sua estremità.
È meglio non usare prodotti come deodoranti, shampoo secco, schiume, in quanto il gatto tende comunque a leccarsi e andrebbe ad ingerire delle sostanze non naturali che potrebbero fargli male.
Photo Credits CC: darkmoon1968, terragno