Insufficienza renale nel gatto: 10 segnali a cui stare attenti

insufficienza renale gatto

I reni nei gatti

I reni nel tuo gatto aiutano a gestire la pressione sanguigna, a produrre ormoni, a stimolare il midollo osseo a produrre più globuli rossi e a rimuovere i rifiuti dal sangue.

I reni nei gatti possono iniziare a riportare dei problemi con l’età. Le malattie renali dei gatti non trattate possono portare a una serie di problemi di salute, soprattutto nei gatti anziani, ma non solo. Tuttavia con una diagnosi precoce e una buona cura, puoi contribuire a migliorare sia la qualità che la durata della vita del tuo animale domestico.

Le insufficienze renali nei gatti possono colpire sia i gatti anziani ma anche i gattini.

Vediamo insieme, quali possono essere le malattie renali nei gatti.

Tipi di malattia renale

Ci sono due tipi di insufficienza renale nei gatti. Ognuno ha diverse cause, trattamenti e prospettive.

Insufficienza renale acuta

L’insufficienza renale acuta si sviluppa improvvisamente, nel giro di pochi giorni o settimane. Succede nei gatti di tutte le età e di solito è il risultato di:

  • Veleno: l’antigelo, le piante tossiche come i pesticidi, i liquidi detergenti e alcuni farmaci umani sono altamente velenosi per i reni del tuo gatto. Anche una singola compressa di ibuprofene può portare all’insufficienza renale. Per questo motivo controlla bene la tua casa e il tuo garage e assicurati che queste sostanze siano fuori dalla portata dei tuoi gatti;
  • Traumi: in particolare il bacino rotto o problemi alla vescica;
  • Shock che possono portare alla perdita di molto sangue rapidamente o alla rapida disidratazione;
  • Surriscaldamento nella stagione calda: un aumento significativo dell’attività, vomito e diarrea possono causare una grande perdita di liquidi;
  • Infezione nei reni.

Se diagnosticata in tempo, l’insufficienza renale acuta può essere reversibile, anche se non in tutti i casi.

Insufficienza renale cronica

L’insufficienza renale cronica nei gatti è la perdita lenta (da mesi a anni) della funzionalità renale. Può essere provocata da diversi fattori, le cause esatte non sono sempre chiare anche per i veterinari, esse includono:

  • Infezioni e blocchi renali
  • Malattie dentali
  • Ipertensione
  • Problemi alla tiroide
  • Cancro

Questo tipo di insufficienza renale è una malattia progressiva e quasi sempre irreversibile. Esistono tuttavia dei trattamenti che aiutano a rallentare il progredire della malattia e alleviano i sintomi, in generale è consigliato l’assunzione di liquidi, alcuni medicinali e un cambiamento nella dieta.

Sintomi: insufficienza renale gatto

  1. Urinare frequentemente e/o fuori dalla lettiera: questo è un chiaro segnale che il tuo gatto non è più in grado di trattenere l’acqua;
  2. Bere molta acqua: significa che il tuo gatto sta cercando di rimpiazzare il fluido che ha perso urinando;
  3. Infezioni batteriche della vescica e dei reni;
  4. Perdita di peso e diminuzione dell’appetito;
  5. Vomito, diarrea e urine con tracce di sangue;
  6. Ulcere alla bocca, specialmente sulle gengive e sulla lingua;
  7. Alito cattivo con un odore simile all’ammoniaca;
  8. Pelo secco e disidratato;
  9. Stipsi;
  10. Debolezza e apatia.

Insufficienza renale gatto: terapia

Il veterinario a domicilio eseguirà esami del sangue e delle urine. Anche i raggi X, l’ecografia o la biopsia potrebbero essere necessari per una diagnosi. Se il veterinario riscontra una malattia renale, i trattamenti possono andare dall’intervento chirurgico per rimuovere i blocchi, all’assunzione di fluidi per via endovenosa, a una dieta e a farmaci speciali.

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Una dieta speciale

In caso di insufficienza renale nel gatto, una dieta corretta è una dieta a basso contenuto di fosforo e proteine, arricchita con vitamina D e acidi grassi omega-3. Ricorda che è importante introdurre gradualmente i nuovi alimenti al tuo gatto. Il veterinario a domicilio ti consiglierà come rendere questa transizione più facile.

Con una dieta corretta, molta acqua fresca e pulita, un ambiente sereno e controlli regolari, molti studi dimostrano che è possibile rallentare l’avanzamento della malattia.


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