Che cos’è la filaria cane?
La filaria nel cane anche detta filariosi è una malattia grave e potenzialmente fatale. È causata da un parassita trasmissibile per via ematica noto come Dirofilaria immitis.
Esistono due forme di filariosi, la filaria cardiopolmonare (causato da Dirofilaria immitis) oppure cutanea (causato da Dirofilaria repens).
La filaria cardiopolmonare è quella più grave e potenzialmente letale.
Come viene trasmessa la filaria nel cane?
La filaria canina può essere trasmessa a un cane solo con il morso di una zanzara infetta. Non c’è altro modo in cui la filaria cane può essere trasmessa. E non c’è modo di sapere se una zanzara è infetta. Ecco perché la prevenzione è così importante.
La zanzara di solito morde il cane dove il pelo è più sottile. Tuttavia, avere il pelo lungo certamente non impedisce a un cane di essere infettato.
Nella forma cardiopolomonare, una volta che un cane viene morso da una zanzara infetta, ci vogliono circa 7 mesi affinché le larve del parassita Dirofilaria immitis maturino in dirofilarie adulte. Quindi si sistemano nel cuore, nei polmoni e nei vasi sanguigni circostanti e iniziano a riprodursi. I vermi adulti possono crescere fino a 15 cm di lunghezza, possono vivere 5-7 anni e un cane può avere fino a 250 vermi nel suo sistema.
Potrebbe interessarti anche: Soffietto al cuore nel cane. Cos’è e come si cura
Qual è il ciclo di vita della filaria nei cani?
- Il ciclo vitale inizia quando una zanzara femmina morde un cane infetto e ingerisce con il sangue le microfilarie.
- Le microfilarie si sviluppano ulteriormente per 10 – 30 giorni nell’intestino della zanzara e quindi entrano nel suo apparato boccale. In questa fase, sono larve infette e possono completare la loro maturazione quando entrano in un cane.
- Le larve infette entrano nel corpo del cane quando la zanzara morde il cane. Esse migrano nel flusso sanguigno e si spostano nel cuore e nei vasi sanguigni adiacenti.
- Maturano negli adulti, si accoppiano e riproducono microfilarie entro 6-7 mesi.
Dov’è diffusa la filaria cane?
La filaria cane è presente nelle zone paludose e lacustre in tutta Italia. In particolar modo è diffusa al nord, soprattutto nella Pianura Padana, anche se negli ultimi tempi è presente anche in Toscana e in alcune aree della Sicilia, Sardegna e Campania.
Quali cani sono maggiormente a rischio di filaria canina?
Tutti i cani possono essere oggetti di filariosi, tuttavia, i cani più a rischio sono i cani di taglia grande che vivono prevalentemente all’aperto, rispetto ai cani di piccola taglia che vivono esclusivamente all’interno delle mura domestiche.
Se vuoi parlare con il veterinario per la cura della filaria clicca qui: Profilassi filaria. Cura e prevenzione.
Quando si diffonde la filariosi?
Il periodo più a rischio è il periodo che va da febbrario a dicembre.
Quali sono i rischi per i cani affetti da filariosi?
Di solito ci vogliono diversi anni prima che i cani mostrino segni clinici di infezione. Di conseguenza, la malattia viene diagnosticata principalmente in cani di età compresa tra 2 e 8 anni.
La malattia è rara nei cani di età inferiore ad un anno perché le microfilarie impiegano da 5 a 7 mesi a maturare in dirofilarie adulte dopo l’infezione. Sfortunatamente, nel momento in cui si vedono i segni clinici, la malattia è generalmente ben avanzata.
Le filarie adulte causano problemi al cane intasando il cuore e i vasi sanguigni principali che portano al cuore. Intasando il vaso sanguigno principale, l’apporto di sangue ad altri organi del corpo è ridotto, in particolare il flusso di sangue ai polmoni, al fegato e ai reni, causando il malfunzionamento di questi organi.
Filaria cane: sintomi
I segni della dirofilariosi dipendono dal numero di vermi adulti presenti, dalla posizione dei vermi, dal periodo di tempo in cui i vermi sono stati nel cane e dal grado di danno che è stato sostenuto dal cuore, dai polmoni, dal fegato e dai reni.
La sintomatologia viene suddivisa solitamente in quattro classi sintomatiche:
- Classe 1 (filariosi in forma lieve). In questo caso, il cane non presenta ancora sintomi che possano essere ricondotti alla presenza della malattia. Il cane è stato infettato, ma il numero di parassiti è ancora troppo basso per provocare sintomi.
- Classe 2 (filariosi in forma moderata). Le filarie sono cresciute sia per le dimensioni che dal punto di vista numerico.
Causano nel cane vari sintomi come:- affaticamento;
- difficoltà nel respirare sotto sforzo;
- soffio cardiaco
- Classe 3 (filariosi in forma grave).
Le filarie sono cresciute ulteriormente e causano varie lesioni al cuore e alle arterie polmonari. I sintomi sono:- aspetto del cane visibilmente provato;
- calo di peso;
- difficoltà respiratoria;
- incremento della frequenza respiratoria;
- tosse;
- riduzione del numero dei globuli rossi;
- incremento del volume addominale;
- perdite di sangue dal naso.
- Classe 4 (sindrome della vena cava, SVC)
I parassiti ostruiscono la vena cava mettendo in gravissimo pericolo la vita dell’animale.
Filaria cane: contagio uomo
La filaria cane può essere trasmessa solo tramite le zanzare. È un parassita specifico che colpisce solo cani e gatti, furetti e altri mammiferi. Non può infettare le persone.
Potrebbe interessarti anche: Tenia cane. Ecco a cosa bisogna stare attenti
Se un cane è affetto da filaria, può trasmetterlo agli altri animali sani?
No. La filaria non può essere trasmessa da animale a animale, ma è necessario il morso di una zanzara infetta.
Come si può prevenire la filaria nel cane?
La profilassi per la filaria può avvenire sia in compresse che in puntura. Ma per la filaria meglio puntura o pastiglie? In realtà l‘efficacia è sovrapponibile quindi entrambe vanno molto bene.
La pastiglia filaria cane devono essere somministrate da maggio a novembre, una volta al mese.
La puntura invece viene fatta una sola volta alla fine di aprile/inizio maggio e copre tutti i 6 mesi.
L’efficacia è sovrapponibile. Mentre con le compresse, però, bisogna stare attenti a rispettare rigorosamente le scadenze; per la prevenzione filaria cane iniezione, invece è sufficiente una sola volta puntura per proteggere l’animale durante tutto il periodo di rischio.
PhotoCredits CC: WikiImages